I risultati di uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Annals of Geriatric Medicine and Research hanno dimostrato un vantaggio della terapia intrarticolare con PRP rispetto alla viscosupplementazione con acido ialuronico (HA) in una popolazione geriatrica di pazienti con artrosi del ginocchio, contrariamente a quanto osservato nella popolazione generale.
Tali risultati suggeriscono la necessità di condurre i prossimi trial clinici randomizzati relativi all’efficacia di queste terapie tenendo conto dell’età dei pazienti.
Razionale e obiettivi dello studio
Come è noto, le terapia intrarticolare a base di PRP o HA rappresentano le opzioni di terapia infiltrativa della gonartrosi maggiormente impiegate nella pratica clinica.
“La terapia con PRP – spiegano gli autori dello studio – ha effetti superiori in termini di dolore e funzionalità sia a medio che a lungo termine. Uno dei possibili motivi è che i fattori di crescita del PRP stimolano i processi anabolici e aumentano la biosintesi della cartilagine”.
“La terapia con HA, invece – aggiungono – potrebbe avere meccanismi d’azione terapeutici più meccanici, tra cui l’assorbimento, la lubrificazione articolare, gli effetti antinfiammatori, la condroprotezione e la sintesi di proteoglicani”.
Alcuni studi presenti in letteratura hanno documentato una graduale diminuzione del potenziale di di rigenerazione della cartilagine e un’accelerazione dei processi di degenerazione in età avanzata. Ciò, pertanto, solleva interrogativi sulle potenziali differenze di efficacia di trattamenti biologici come il PRP in gruppi di età diversi.
I ricercatori hanno voluto verificare la fondatezza dell’ipotesi che il PRP possa avere effetti relativamente limitati nei pazienti geriatrici di età superiore ai 65 anni a causa della loro ridotta capacità di rigenerazione dei tessuti.
Di qui il nuovo studio, che ha analizzato gli effetti dell’applicazione intrarticolare di HA e PRP sul dolore e sulla funzione in pazienti geriatrici con artrosi del ginocchio.
Disegno dello studio e risultati principali
Lo studio, avente un disegno osservazioanale retrospettivo, ha reclutato 226 pazienti con gonartrosi, sottoposti a terapia intrarticolare con HA o PRP in singola somministrazione. Questi pazienti sono stati sottoposti a visita di controllo a distanza di 1, 3 e 6 mesi dalla somministrazione della terapia.
Tutti i pazienti, al reclutamento, erano affetti da una gonartrosi di grado 2-3 secondo la scala Kellgern-Lawrence, un punteggio VAS relativo alla scala “dolore” ≥40, che non avevano risposto a trattamento farmacologico pregresso (paracetamolo 500 mg bis die per 1 mese, e ibuprofene per via topica bis die).
Per valutare gli effetti clinici del trattamento, i ricercatori sono ricorsi a diversi strumenti di autovalutazione della gonartrosi fatta dai pazienti (punteggio riportato a seguito della compilazione del questionario IKDC – International Knee Documentation Committee, punteggio VAS “dolore”, parametrato su scala 0-100 mm, punteggi WOMAC relativi a vari domini.
Dopo esclusione di alcuni dei pazienti inizialmente reclutati perchè non soddisfacevano del tutto i criteri di inclusione o perchè ritiratisi volontariamente dalla sperimentazione, i ricercatori hanno condotto le loro analisi su 202 pazienti (dei 226 iniziali) – 98 trattati con PRP e 104 con HA rispettivamente. I due gruppi in studio erano, nel complesso, erano omogenei in termini di età, sesso, BMI e gravità della gonartrosi (grado K-L).
I punteggi IKDC medi al basale nei gruppi HA e PRP erano rispettivamente di 45,3±10,7 e 44,2±9,9. I punteggi VAS nei gruppi HA e PRP erano rispettivamente 60,5±5,5 e 59,7±6,2. I punteggi WOMAC nei gruppi HA e PRP erano rispettivamente 37,4±11,6 e 36,9±10,8.
Nel corso delle visite di follow-up a 1, 3 e 6 mesi, sono stati osservati miglioramenti significativi rispetto al basale di tutti i parametri di outcome considerati (punteggi IKDC, VAS e WOMAC) in entrambi i gruppi.
Per quanto riguarda le valutazioni tra i due gruppi, il punteggio medio IKDC è risultato significativamente più alto nel gruppo HA rispetto a quello del gruppo PRP nel corso della visita di follow-up a 3 mesi (p=0,018). Risultati simili, invece, sono stati documentati nel corso delle altre due visite di follow-up previste.
Dal confronto dei livelli di dolore tra i gruppi sono emersi punteggi VAS significativamente più bassi tra i paziento sottoposti a terapia intrarticolare con HA rispetto a quelli sottoposti a terapia con PRP nel corso delle visite di follow-up a 1 e 3 mesi (p=0,039 e p=0,019, rispettivamente). Punteggi VAS simili, invece, sono stati rilevati nella visita di follow-up a 6 mesi.
Da ultimo, non sono state osservate differenze significative nei punteggi WOMAC tra i due gruppi in tutte le visite di follow-up previste.
Riassumendo
I risultati dello studio hanno dimostrato una diminuzione del dolore e un aumento della funzionalità del ginocchio rispetto al basale nei pazienti sottoposti a iniezioni intrarticolari di PRP e HA per l’OA del ginocchio.
Inoltre, i confronti intergruppo (PRP vs. HA) hanno mostrato punteggi IKDC a 3 mesi migliori nel gruppo HA, anche se i punteggi WOMAC non hanno confermato questa apparente differenza funzionale.
Da ultimo, i pazienti trattati con HA hanno mostrato risultati migliori in relazione al dolore rispetto a quelli dei pazienti trattati con PRP nel corso dei primi 3 mesi di follow-up.
Sebbene l’efficacia degli agenti intra-articolari rimanga controversa, diversi studi hanno dimostrato che il PRP è generalmente più efficace di altri agenti. Tuttavia, i risultati di questo studio indicano che la situazione potrebbe essere diversa per i trattamenti somministrati in una popolazione di pazienti geriatrici.
Nicola Casella
Bibliografia
Pamuk Ç. Comparison of Intra-articular Hyaluronic Acid and Platelet-Rich Plasma Injection in Knee Osteoarthritis: Do the Results Differ in Geriatric Patients? A Retrospective Observational Study. Ann Geriatr Med Res. 2022 Dec;26(4):340-346. doi: 10.4235/agmr.22.0090. Epub 2022 Dec 15. PMID: 36518061; PMCID: PMC9830060.