In cosa differiscono la terapia infiltrativa con acido ialuronico o corticosterodi nella gonartrosi in termini di efficacia e sicurezza? Quali sono, invece, i punti di contatto tra i 2 trattamenti?
A queste domande ha cercato di rispondere una metanalisi di recente pubblicazione su International Journal of Surgery che ha recensito la letteratura più recente relativa al trattamento della gonartrosi con queste due opzioni terapeutiche, messe a confronto diretto.
Razionale e disegno dello studio
“Nonostante l’efficacia e il rapporto costo-efficacia delle modalità di trattamento della gonartrosi siano frequentemente oggetto di discussione da parte degli esperti in materia e nonostante le linee guida sul trattamento della gonartrosi siano frequentemente cambiate nel corso del tempo, la terapia infiltrativa con CS e HA restano un’opzione di trattamento della gonartrosi di frequente utilizzo – ricordano gli estensori della metanalisi nell’introduzione al lavoro”.
Ancora oggi, tuttavia, continuano i ricercatori, non è stato raggiunto un consenso sull’efficacia e la safety comparativa delle due opzioni di terapia infiltrativa sopra menzionate.
Di qui la messa a punto di una metanalisi, che si è proposta di fare chiarezza sull’argomento, preceduta da una ricerca sistematica dei trial clinici randomizzati di qualità elevata, pubblicati fino ad agosto dello scorso anno e recensiti nei principali database bibliografici biomedici (Pubmed, Embase, Web of Science e the Cochrane Library)
La qualità dei trial clinici randomizzati utilizzati per la metanalisi è stata valutata utilizzando la scala modificata di Jadad, un sistema di valutazione che attribuisce un punteggio, espressione della qualità del trial, in base alla metodica di generazione della sequenza di randomizzazione, al metodo utilizzato per assicurare la cecità dello studio e alla descrizione degli abbandoni o dei pazienti persi durante il trial.
Ciò premesso, sono stati considerati per la metanalisi i trial clinici randomizzati con punteggio totale >4 (qualità elevata).
Dalla ricerca sistematica della letteratura sono stati identificati 105 studi, 77 dei quali esclusi in base al titolo e all’abstract. Dei 28 studi rimanenti, 14 hanno soddisfatto i criteri di inclusione nella metanalisi dopo lettura integrale dell’articolo.
Due studi su 14, tuttavia, non riportavano informazioni sufficienti per consentire tanto l’estrazione dei dati quanto la successiva analisi. Pertanto, la metanalisi in questione è stata condotta su 12 trial clinici randomizzati, pubblicati tra il 1995 e il 2016, per un totale di 1.794 pazienti complessivi (673 di sesso maschile e 1.121 di sesso femminile).
Gli studi selezionati per la metanalisi comparavano direttamente un trattamento infiltrativo con CS con uno a base di HA. Non sono state condotte eventuali valutazioni comparative di efficacia e sicurezza verso un gruppo placebo.
Risultati principali
Considerando l’effetto analgesico dei due trattamenti, misurato su scala VAS, è emerso che la riduzione del punteggio su scala VAS documentato nel gruppo sottoposto a terapia infiltrativa con CS è risultata maggiore rispetto a quanto osservato nel gruppo sottoposto a trattamento con HA fino ad un mese dall’esecuzione dell’infiltrazione (p=0,03). L’efficacia analgesica dei due trattamenti, misurata con la stessa scala a 3 mesi, è risultata sovrapponibile tra i due gruppi (p=0,29), mentre la terapia intra-articolare con HA ha avuto un effetto analgesico superiore rispetto a quella con CS a 6 mesi (p=0,006).
Dal punteggio WOMAC dolore sono venute conferme di quanto osservato con la scala VAS: non esistono differenze significative di effetto analgesico tra i 2 gruppi a 3 mesi dall’infiltrazione(p=0,29), mentre a 6 mesi l’effetto analgesico associato a trattamento intra-articolare con HA è risultato superiore rispetto a quanto osservato con CS (p=0,005).
Passando alla valutazione degli effetti dei 2 trattamenti sulla funzione articolare, invece, non sono state documentate differenze significative tra i 2 gruppi in termini di miglioramento del range attivo di flessione del ginocchio, sia a 3 mesi (p=0,73) che a 6 mesi (p=0,43), né sono emerse differenze tra HA e CS in termini di proporzione d’impiego di farmaci di emergenza dopo inizio del trattamento infiltrativo (p=0,58).
Per quanto concerne la safety, la maggior parte degli eventi avversi legati al trattamento sono stati di natura topica (dolore al ginocchio, tumefazione articolare, rigidità articolare) e riportati con maggior incidenza nel gruppo sottoposto a terapia infiltrativa con HA. Alcuni di questi AE sono forse da attribuire ad una maggior frequenza di iniezioni nel gruppo trattato con HA rispetto a quello trattato con CS.
Tre studi (dei 12 utilizzati per la metanalisi) hanno riportato AE seri sistemici in ambo i gruppi, ma nessuno di questi è risultato associato al trattamento in studio: ciò dimostra, dunque, che le due terapie sono relativamente sicure.
Riassumendo
La terapia infiltrativa a base di corticosterodi (CS) mostra un’efficacia analgesica superiore rispetto a quanto osservato con la VS con acido ialuronico (HA) nel breve termini (6 mesi). Le due opzioni terapeutiche, comunque, sembrano dare benefici sovrapponibili in termini di miglioramento della funzione articolare del ginocchio e sono simili anche in termini di safety, nonostante una maggior incidenza di lievi eventi avversi topici osservata con HA.
Bibliografia
He W-w et al. Efficacy and safety of intraarticular hyaluronic acid and corticosteroid for knee osteoarthritis: A meta-analysis. International Journal of Surgery 39 (2017) 95e103